Resti di fortificazioni medievali nel territorio aretino

Castello di Pieve a Ranco

I ruderi del Castello di Pieve a Ranco, sono in un terreno privato. Evitate quindi di oltrepassare la recinzione, se non con il permesso del proprietario. Detto ciò, ecco come ci si arriva: "procedendo in direzione est sulla SS73 (Arezzo-Le Ville), poco dopo la località Molin Nuovo, si trova l'indicazione per Pieve a Ranco, sulla destra. Giunti alla suddetta Pieve, merita lasciare l'auto e proseguire a piedi per il sentiero che porta fino ai ruderi del castello."

L'intera struttura, di incantevole bellezza, è immersa nella vegetazione. Risalente al XII secolo, rimangono le possenti mura, e una parte di una delle due torri di cui era costituito. Dominio dei Tarlati di Pietramala, passò successivamente ai nobili aretini "Brandaglia". Da qui, si dominava la valle del "Cerfone", per ricollegarsi poi al "Castello di Montagutello", di cui alla pagina precedente.

Questo sito è innegabilmente facente parte di un complesso che dominava tutta la zona della val Cerfone. Tale complesso è composto dal Castello di Ranco, appunto, quello di Montagutello ed il Castello di Pietramala, che si trovava fra Molin Nuovo e S. Polo. Nell'immagine sottostante riporto la posizione dei suddetti castelli.

Sotto, le foto del rudere. Purtroppo non sono ben dettagliate perché sono state scattate al di fuori della recinzione, e la vegetazione è veramente dominante. Si possono notare le possenti e grandi mura perimetrali, che danno bene l'idea di come questa fortificazione fosse ben difesa, e di strategica importanza.

Posizione Satellitare Rovine Castello di Pieve a Ranco

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